29 maggio 2009

La logica delle formiche

Quando si parla di api ci si stupisce di quel mondo così complesso e cosi generoso per noi uomini, ma quando vediamo una formica , la consideriamo solo un fastidioso insetto che ,entrando in casa nostra , ci irrita . Ma se ci avviciniamo con un po’ di curiosità a questo insetto e lo osserviamo nella sua esistenza ci stupiamo per la sua meravigliosa intelligenza , per l’ingegno che mostra , per come gestisce quel suo perfetto mondo evidente e nascosto . Cerchiamo di conoscerlo . Di tipi di formiche ce ne sono centinaia tutte con qualche caratteristica geniale e bizzarro , ma sempre utile . Una caratteristica che le accomuna è la capacità di vivere insieme con mirabile coesione e funzionalità di lavoro . Esse costituiscono città sopra e sotto il terreno con un invidiabile ingegno , coltivano terreni sotterranei e immagazzinano i raccolti, tengono insetti predatori di sostanze zuccherine e le mungono . Tutto per far vivere al meglio la comunità cominciando dalla regina e dalle piccole larve . Sono pure guerriere terribile mettono in schiavitù le formiche più deboli e riconoscono solo le componenti delle loro comunità , le altre formiche sono considerate nemici e uccise . Ogni formicaio ha un suo odore che aiuta gli individui a riconoscersi anche lontani dalla loro casa e fra altri di diverse specie di formiche.Qualsiasi esponente di cui altro formicaio , anche se di specie uguale , può venire ucciso se entra in colonie non sue . Ha un odore diverso!Questa è una caratteristica ben precisa e serve alle formiche operaie , che escono dal nido per cercare cose di loro utilità, per riconoscersi e magari passarsi parte del bottino cercato. Le formiche si parlano anche fra loro , attraverso i movimenti delle antenne. Con queste , inoltre sentono gli odori. Dalle loro mandibole invece, secernano l’acido formico che e’ un veleno con il quale combattono e uccidono i nemici. Le mandibole sono anche la loro forza, perché con quelle portano per molto superiori al loro, anche 4-5 volte superiore. Se mettiamo a confronto le colonie di formiche con gli alveari di api , ci accorgiamo che hanno un sistema di vita molto simile, e anche nelle tribù delle formiche quella che è più importante è la regina, per il semplice fatto che fa le uova e fa continuare la vita di quella specifica tribù di insetti. Ma, mentre nell’ alveare c’è una sola regina che vive 3 ­5 anni deponendo 1000 uova al giorno, e vuole tutto l’ alveare per sé, nel formicaio ci possono essere più regine che fanno secondo il bisogno del formicaio diverse corti e depongono centinaia di uova in posti ben precisi perché le loro città sotterranee, sono immense; basti pensare che si sono si sono fatti degli esperimenti con del fumo soffiato in una delle aperture di un formicaio e questo fumo è uscito da aperture a 70 metri distante da quel punto. Su ogni formicaio le regine non hanno una vita monotona, anche se coccolate da tutti.Iniziano col volo nuziale con i maschi, insieme ai quali volano in un solo giorno caldo , poi ritornano al formicaio , si strappano le ali e cominciano la deposizione delle uova. I piccoli maschi non torneranno al formicaio , ora non servono più e moriranno lo stesso giorno . Il formicaio non lo possiamo chiamare nido , perché è molto grande , quando lo richiede la vastità delle diverse tribù che lo abitano, ed è corredato di tutto ciò che può servire ad ogni individuo della comunità. È una vera e propria città sotterranea con abitazione , magazzini ,stelle e serre di coltivazione , utili da corridoi a volte completamente tappezzati di mattoncini resistentissimi che le formiche impastano con la loro saliva e terra . La città delle formiche si sviluppano anche su 30-40 piani sotto terra. Nelle varie stanze le operaie raccolgono le uova scodellate dalla regina e divise secondo il tempo di deposizione. Queste si chiudono dopo circa 15 giorni e le formiche nutrici le nutrono con un latte speciale e le trasportano in vari posti più o meno caldi o secchi per farle crescere al meglio. Passato il tempo, le larve si imbozzolano e dentro a questi involucri si tramutano in pupe che presto diverranno insetti perfetti con un loro specifico compito , come se il comando del loro DNA le facesse nascere già istruite. Nel formicaio ci sono camerette in cui le operaie allevano gli afidi, quei pidocchi che succhiano la linfa dalle foglie , trasformandola in liquido zuccherino molto ricercato dalle formiche. A volte, osservando degli alberi da frutto, vediamo delle colonie di formiche salire e scendere lungo il tronco con pezzetti di foglie, e tornare al formicaio. Li triturano con le mandibole per farne una base di coltivazioni per funghi, che useranno durante l’inverno. In altre camerette ben aerate e asciutte, le formiche stivano chicchi di frumento, ma prima di portarveli staccano i germogli per non farli nascere. Durante l’ inverno tritureranno i semi per farne vere e proprie pagnottelle .A differenza di quella delle api , la vita delle formiche continua anche durante l’inverno quando non si vedono , anche se più rallentata. Ci sono certe formiche schiave che vengono trattate come veri e propri contenitori per il miele .Sono rimpinzate di miele al punto che la loro pancia diventa talmente gonfia da non permettere loro di camminare; restano così appese nella loro cameretta aspettando che le operaie vengono a richiedere prodotto per nutrire la regina e le larve o a portarne altro per farglielo ingurgitare .Ci sono le formiche combattenti , che in ogni tribù dei formicaio formano i plotoni di difesa delle regina e delle città; e queste hanno , quasi sempre , una grossa testa e robuste mandibole. Alcune di queste formiche hanno l’abitudine di rapire le larve di altri formicai per servirsene poi come schiave. Queste sono le formiche amazzoni che non lavorano, combattono solamente, e si fanno servire e nutrire. Tratto da http://www.teleparconord.it/lavoriscuole/insetticosta/disegno.htm Su questo link potrete acquisire ulteriori informazioni sulle formiche e non solo! Buona lettura!

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