Il mio intento è di analizzare il linguaggio e la gestualità degli animali, perchè mostrano nella loro apparente semplicità, quello che è un tipico "atto di insight" identico ad un'inferenza abduttiva.
31 maggio 2009
30 maggio 2009
Chiave di lettura
Jakobson individua sei funzioni principali per il linguaggio. Ogni funzione è centrata su uno degli elementi necessari di ogni evento linguistico.
Analizzeremo ora in generale le diverse funzioni.
- La FUNZIONE ESPRESSIVA, è quella in cui l'aspetto più rilevante del messaggio è costituito dalla manifestazione delle emozioni dell'emittente. E' ad esempio probabile che quando un cercopiteco segnala ai suoi compagni la presenza di un predatore non stia soltanto "descrivendo" in modo astratto e neutrale il mondo esterno, ma al contrario vi partecipi in modo forte e convolgente. Questo significa che ogni uso del linguaggio implica sempre un qualche coinvolgimento emotivo del mittente.
- La FUNZIONE FàTICA è in atto quando lo scambio dei segnali serve a mantenere la coesione del gruppo. In questo tipo di interazioni non vengono scambiate delle informazioni relative all'ambiente, ma dei segnali di non aggressività, di disponibilità verso altri membri del gruppo.
- La FUNZIONE METALINGUISTICA vengono scambiati segnali relativi ad altri segnali, come nel caso del gioco, in cui i segnali metalinguistici che precedono l'interazione ludica vera e propria avvertono il destinatario che i susseguenti segnali di aggressività non vanno presi sul serio.
- La FUNZIONE CONATIVA è quella in cui il linguaggio viene usato per imporre al destinatario un determinato tipo di comportamento; i segnali di aggressività, hanno appunto lo scopo di modificare il comportamento del destinatario senza impegnarsi in un combattimento reale.
- La FUNZIONE REFERENZIALE O DENOTATIVA, è quella in cui il linguaggio viene usato relativamente per comunicare a oggetti o eventi del mondo esterno, come quando le api informano le bottinatrici dell'alveare della posizione e della distanza di certi fiori dall'alveare.
- La FUNZIONE ESTETICA, infine, è quella in cui vale soprattutto per se stesso e non per quello che comunica referenzialmente: certi canti di corteggiamento di alcuni uccelli , non sembrano avere un preciso valore informativo, ma essere per appunto una sorta di canto, in cui quel che vale - come, del resto , accade anche per i nostri canti - è soprattutto la melodia e non soltanto, il suo contenuto ( in questa funzione conta soprattutto il significante del segnale, non il suo significato.)
La FUNZIONE COGNITIVA, funzione essenziale del linguaggio, che Jakobson non contempla nel suo modello. In effetti la proposta di Jakobson sembra basarsi sul modello ingegneristico della comunicazione, che lascia poco spazio alla dimensione cognitiva, e che modellizza soprattutto la trasmissione di segnali fra macchine, che proprio perchè tali non hanno problemi interpretativi.
Cimatti F. (1998) Mente e linguaggio negli animali - Carrocci
29 maggio 2009
La logica delle formiche
Ogni formicaio ha un suo odore che aiuta gli
individui a riconoscersi anche lontani dalla loro casa e fra altri di diverse specie di formiche.Qualsiasi esponente di cui altro formicaio , anche se di specie uguale , può venire ucciso se entra in colonie non sue . Ha un odore diverso!Questa è una caratteristica ben precisa e serve alle formiche operaie , che escono dal nido per cercare cose di loro utilità, per riconoscersi e magari passarsi parte del bottino cercato. Le formiche si parlano anche fra loro , attraverso i movimenti delle antenne. Con queste , inoltre sentono gli odori. Dalle loro mandibole invece, secernano l’acido formico che e’ un veleno con il quale combattono e uccidono i nemici. Le mandibole sono anche la loro forza, perché con quelle portano per molto superiori al loro, anche 4-5 volte superiore.
Se mettiamo a confronto le colonie di formiche con gli alveari di api , ci accorgiamo che hanno un sistema di vita molto simile, e anche nelle tribù delle formiche quella che è più importante è la regina, per il semplice fatto che fa le uova e fa continuare la vita di quella specifica tribù di insetti. Ma, mentre nell’ alveare c’è una sola regina che vive 3 5 anni deponendo 1000 uova al giorno, e vuole tutto l’ alveare per sé, nel formicaio ci possono essere più regine che fanno secondo il bisogno del formicaio diverse corti e depongono centinaia di uova in posti ben precisi perché le loro città sotterranee, sono immense; basti pensare che si sono si sono fatti degli esperimenti con del fumo soffiato in una delle aperture di un formicaio e questo fumo è uscito da aperture a 70 metri distante da quel punto. Su ogni formicaio le regine non hanno una vita monotona, anche se coccolate da tutti.Iniziano col volo nuziale con i maschi, insieme ai quali volano in un solo giorno caldo , poi ritornano al formicaio , si strappano le ali e cominciano la deposizione delle uova. I piccoli maschi non torneranno al formicaio , ora non servono più e moriranno lo stesso giorno .
Il formicaio non lo possiamo chiamare nido , perché è molto grande , quando lo richiede la vastità delle diverse tribù che lo abitano, ed è corredato di tutto ciò che può servire ad ogni individuo della comunità. È una vera e propria città sotterranea con abitazione , magazzini ,stelle e serre di coltivazione , utili da corridoi a volte completamente tappezzati di mattoncini resistentissimi che le formiche impastano con la loro saliva e terra . La città delle formiche si sviluppano anche su 30-40 piani sotto terra. Nelle varie stanze le operaie raccolgono le uova scodellate dalla regina e divise secondo il tempo di deposizione. Queste si chiudono dopo circa 15 giorni e le formiche nutrici le nutrono con un latte speciale e le trasportano in vari posti più o meno caldi o secchi per farle crescere al meglio. Passato il tempo, le larve si imbozzolano e dentro a questi involucri si tramutano in pupe che presto diverranno insetti perfetti con un loro specifico compito , come se il comando del loro DNA le facesse nascere già istruite.
Nel formicaio ci sono camerette in cui le operaie allevano gli afidi, quei pidocchi che succhiano la linfa dalle foglie , trasformandola in liquido zuccherino molto ricercato dalle formiche. A volte, osservando degli alberi da frutto, vediamo delle colonie di formiche salire e scendere lungo il tronco con pezzetti di foglie, e tornare al formicaio. Li triturano con le mandibole per farne una base di coltivazioni per funghi, che useranno durante l’inverno. In altre camerette ben aerate e asciutte, le formiche stivano chicchi di frumento, ma prima di portarveli staccano i germogli per non farli nascere. Durante l’ inverno tritureranno i semi per farne vere e proprie pagnottelle .A differenza di quella delle api , la vita delle formiche continua anche durante l’inverno quando non si vedono , anche se più rallentata. Ci sono certe formiche schiave che vengono trattate come veri e propri contenitori per il miele .Sono rimpinzate di miele al punto che la loro pancia diventa talmente gonfia da non permettere loro di camminare; restano così appese nella loro cameretta aspettando che le operaie vengono a richiedere prodotto per nutrire la regina e le larve o a portarne altro per farglielo ingurgitare .Ci sono le formiche combattenti , che in ogni tribù dei formicaio formano i plotoni di difesa delle regina e delle città; e queste hanno , quasi sempre , una grossa testa e robuste mandibole. Alcune di queste formiche hanno l’abitudine di rapire le larve di altri formicai per servirsene poi come schiave. Queste sono le formiche amazzoni che non lavorano, combattono solamente, e si fanno servire e nutrire.
Tratto da http://www.teleparconord.it/lavoriscuole/insetticosta/disegno.htm
Su questo link potrete acquisire ulteriori informazioni sulle formiche e non solo! Buona lettura!
Funzione Refenziale: I segnali d'allarme nei cercopitechi
21 maggio 2009
Chiavi di lettura
DEDUZIONE: "che dipende dalla nostra abilità nell'analizzare il significato dei segni in cui o attraverso cui pensiamo"
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Regola-Caso-Risultato
INDUZIONE:"che dipende dalla fiducia che noi abbiamo che il corso di un tipo di esperienza non verrà mutato e non cesserà senza un'indicazione precedente al suo cessare"
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Caso-Risultato-Regola
ABDUZIONE:"che dipende dalla nostra speranza di indovinare, prima o poi, le condizioni sotto le quali un dato tipo fenomeno si presenterà"
- Regola-Risultato-Caso
CHARLES SANDERS PEIRCE
20 maggio 2009
SCINPANZE' vs. UOMO similitudini e differenze
19 maggio 2009
DEDUZIONE vs. ABDUZIONE: UOMO - ANIMALE
- Secondo la mia riflessione penso che sia la natura ad iscrivere in maniera genetica e non le leggi di adattamento-sopravvivenza, che poi vengono tirate fuori attraverso dei tentativi di insight (puri e semplici processi abduttivi).
- DEDUZIONE(leggi iscritte nell'individuo)
- si passa a IPOTESI(singoli atti di adattamento)
- da IPOTESI
- si ritorna a DEDUZIONE(adattamento e sopravvivenza della specie)
18 maggio 2009
14 maggio 2009
IL PETTIROSSO MIGRA CON UN'OCCHIO SOLO...
13 maggio 2009
COMINCERO' CON LE API...